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IT
Una telecamera fissa su Piazza Duomo (Milano) trasmette in
streaming continuo tutto quello che accade giorno e notte in quella
località. Una massa indefinita di persone viene ripresa ininterrottamente e inconsapevolmente da questi occhi digitali. Centinaia di foto trappole
poste nel Parco dello Stelvio monitorano la vita della fauna ogni volta che essa gli passa davanti. Se gli esseri umani sono inconsapevoli di essere ripresi al contrario gli animali sembrano sentire la presenza di un occhio esterno. Mettendo a confronto il comportamento animale verso queste foto trappole con quello degli esseri umani con le loro camere di sorveglianza, il video vuole mettere in discussione i sistemi umani di sorveglianza e di come la nostra posizione verso di essi si sia appiattita, a differenza degli animali che percepiscono sempre lo
sguardo esterno di un possibile predatore.
Come siamo arrivati al punto di non sentire più lo sguardo di un
predatore? E a comprendere che il più grande nemico dell’uomo sia
se stesso?
ENG
A fixed camera in Piazza Duomo, Milan, continuously streams
everything that happens there day and night. An indefinite mass of
people is filmed continuously and unknowingly by these digital eyes.
Hundreds of camera traps placed in the Stelvio National Park monitor
the life of wildlife every time it passes by. While humans are unaware
of being filmed, animals, on the other hand, seem to sense the
presence of an external eye. By comparing animal behavior toward
these camera traps with that of humans with their surveillance
cameras, the video aims to question human surveillance systems and
how our position toward them has become flattened, unlike animals,
who always perceive the external gaze of a potential predator. How
did we get to the point where we no longer sense the gaze of a predator? And to understand that man's greatest enemy is himself?